Imola. Anche Carmen Cappello dell’omonima lista civica si è espressa in merito alla vicenda delle tigri del circo Armando Orfei. La nota famiglia di circensi, nei giorni scorsi ha catturato l’attenzione dei cittadini per via di tre tigri custodite in una gabbia all’esterno del tendone. L’ex candidata a Sindaco di Imola ha tirato in ballo anche il Comune (Riccardo Sangiorgi (LEGA) aveva chiesto più di una volta chiarimenti al Circo ) domandandosi perché – “non sia stata pronunciata una sola parola da Sindaco e Assessori sulla diseducativa presenza di tigri, ristrette in gabbia ed esposte al pubblico al prezzo di 1euro”. – La Cappello si è soffermata anche sulle dichiarazioni del signor Orfei, proprietario dei felini, colpevole di aver – “candidamente ammesso di far pagare l’euro come contribuzione al costo dei pasti: al peggio non c’è mai fine “ – l’avvocata ha ricostruito questa mossa come un modo per – “sfruttare lo spettacolo assai poco edificante di animali esotici in cattività , costretti in gabbie di pochi metri, che si guardano intorno tristi, ma sopratutto si specula su questo spettacolo indegno per una società civile”– .
L’esponente civica, si chiede dunque se tutto ciò poteva essere evitabile, ma sopratutto se
“l’amministrazione sapeva di questo quando ha rilasciato il permesso al circo dell‘iniziativa? E, nel caso, una volta accertato l’uso improprio di questi felini perché non è intervenuta per vietarlo?”
“C’erano tanti modi per vietare l’ingresso di questo genere di circhi” – ha sottolineato la Cappello – “soprattutto dopo l’approvazione a luglio di quest’anno della legge delega contro l’uso degli animali nei circhi, perchè la nostra Amministrazione “green” non li ha attivati?“
“Forse perchè “il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare” ed aveva ragione Manzoni. Da noi si parla, si fanno selfi, ci si autoincensa, ma quando poi si deve agire, si preferisce girare il capo dall’altra parte.”
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