GIACOMO CHELLI AVEVA SOLTANTO 15 ANNI QUANDO SCOMPARVE TRAGICAMENTE AL TERMINE DELL’ALLENAMENTO DI CALCIO , AL CAMPO DI PONTICELLI CON LA SUA SANPAIMOLA. IL 17 FEBBRAIO, GIORNO DEL SUO COMPLEANNO, LA FAMIGLIA E “MUSICALENTA” HANNO ORGANIZZATO IL CONCORSO CANORO “UNA VOCE PER GIACOMO”, PRESSO IL TEATRO DELLA PARROCCHIA DI SASSO MORELLI
“Il suo percorso è iniziato lì, alla parrocchia di Sasso Morelli” – racconta Irene, mamma di GIacomo – “Lui era un ragazzo a cui piaceva molto stare insieme agli altri. Le amicizie, con alcuni coetanei della parrocchia sono rimaste; loro ancora partecipano al ricordo di mio figlio. A GIacomo faceva piacere rendersi partecipe delle iniziative della comunità. Era sempre molto propositivo“.
Com’era Giacomo? – “Penso che si sia messo molto in gioco nella sua vita” – ricorda con affetto la madre – gli proponevamo delle cose e lui ha sempre provato a fare tutto, di carattere era così.” – Quest’anno per ricordarlo, precisa Irene – “abbiamo pensato a varie formule e alla fine abbiamo optato per il concorso, in un giorno speciale, quello del suo compleanno. Volevamo organizzarlo in un luogo adatto. Alla fine abbiamo pensato al concorso canoro in modo da avere dei giovani: con alcuni suoi ex compagni di classe, qualcuno sappiamo che canta e suona, sarebbe bello avere i ragazzi di quella estrazione musicali.”
Musicalenta sta curando l’organizzazione del concorso – “vediamo le adesioni e in base al numero di partecipanti faremo il programma della serata di beneficenza”. L’iscrizione, ci tiene a sottolineare Irene – “non è a pagamento, ma le persone che verranno potranno fare un’offerta, a breve renderemo noto a chi verrà destinato il ricavato.”–
Giacomo il 17 febbraio prossimo avrebbe compiuto 21 anni – “ne aveva 15 quando è successo” – spiega Irene – “ogni anno continuiamo a festeggiare il suo compleanno, organizziamo tornei di calcio, ma quest’anno abbiamo pensato a una cosa un po’ diversa”
“A noi” – ricorda Irene, parlando di lei e suo figlio – “piace molto la musica; a lui piaceva molto, suonava un po’ la chitarra, la sua grande passione insieme a quella del calcio. Il nostro cantante preferito era Ed Sheraan: ascoltava un po’ tutto, a quindici anni era un generazione diversa, adesso la musica è cambiata molto. Ricor che si metteva lì e cantava gli 883, era un ragazzo con gusti tutto sommato ancora classici. “