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“NESSUNO HA SOCCORSO MIO PADRE DOPO UN MALORE IN STRADA, SI POTEVA SALVARE”

L’APPELLO DI ERIKA BRAMATO, CHE VIVE A IMOLA DA 20 ANNI, ORIGINARIA DI PRESICCE (LECCE). SUO PADRE, CHE VIVEVA NEL COMUNE SALENTINO, HA PERSO LA VITA DOPO UN MALORE IMPROVVISO MENTRE USCIVA DA UN BAR DEL PAESE. GILDO, CORICATOSI A TERRA, NONOSTANTE SIA STATO VISTO DA DIVERSI PASSANTI, NON E’ STATO SOCCORSO DA NESSUNO. ORA ERIKA INTENDE RENDERE PUBBLICA LA VICENDA E INTRAPRENDERE UN’AZIONE LEGALE PER OMISSIONE DI SOCCORSO. L’INTERVISTA.

Buongiorno Erika, puoi raccontarci cosa é successo?

“Tutto è successo il 6 novembre di quest’anno. Erano le ore 21.20 quando mio papà è andato via dal bar, dove si trovava per svagarsi mezz’oretta con amici. Nel locale aveva lasciato mezzo amaro ordinato perché si stava sentendo poco bene: ha detto che andava a casa per mettersi a letto. Poi, grazie alle registrazioni delle telecamere di un vicino di casa, abbiamo visto che mentre andava a casa si stava iniziando a sentire male.”

Che cosa avete visto, di preciso, da quelle registrazioni ?

“Erano le 21.30,dopo neanche 10 minuti sono passate le prime due persone a piedi che guardavano mio padre ma senza fare nulla: stessa cosa le altre due persone passate successivamente dopo altri 10 minuti,nessuno che abbia mai chiamato il 112 o il 118 per avvertire che c’era un signore che si stava sentendo male, accasciato vicino alla porta di casa.”

É possibile che nessuno abbia chiesto aiuto ?

L’unica persona è passata alle 22.40 : ha suonato alla porta di mio zio dicendo che c’era una persona in ginocchio fuori dalla porta. Nel frattempo sono corsi fuori, il ragazzo chiamava il 118 e mio cugino, che é bagnino, ha fatto il massaggio cardiaco a mio padre, che purtroppo non dava segnali. Sono arrivati tempestivamente i soccorsi che hanno fatto il possibile ma il mio papà non c’era più.

A te quando ti hanno avvisata ?

“Ho ricevuto la telefonata alle 22.50 del 6 novembre. É stato devastante anche perché 5 giorni prima il mio papà ballava per la festa del matrimonio di mia cugina e non aveva dato nessun segnale di non stare bene.Quando sono arrivata in Puglia ho cercato di capire cosa fosse successo.”

Cosa siete riusciti a capire dai paesani e conoscenti?

“I nostri amici e conoscenti in paese non capiscono perché tanta indifferenza davanti ad una persona che stava male,io sono sicura che se fosse stata chiamata tempestivamente un’ambulanza, mio padre si sarebbe potuto salvare. Io non dico che chi l’abbia visto doveva fare il massaggio cardiaco ma quantomeno chiamare 118 o 112, anche se fosse stata una persona ubriaca era comunque una persona in ginocchio fuori dalla porta di casa e qualcosa aveva,per me tutto ció è devastante così per la mia famiglia è inammissibile una cosa del genere. Non ci sono parole per capire un comportamento del genere.”

Te la senti di fare un appello?

“Mi piacerebbe che la gente capisse che se vedono qualcuno che ha bisogno di aiuto di chiamare qualcuno: VI PREGO CHIAMATE IL 112 o 118 MIO PADRE ORA SAREBBE QUI A RINGRAZIARVI PER AVERGLI SALVATO LA VITA E NON AL CIMITERO E IO ANDREI A TROVARLO A CASA E VEDREBBE CRESCERE LE SUE NIPOTI ANZICHÉ VEDERE UNA FOTO AL CIMITERO,PENSATECI PER FAVORE BASTA POCO A SALVARE LA VITA AD UNA PERSONA”

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