Imola. Nel comunicato di Palazzo Chigi pervenutoci venerdì mattina, su carta intestata del Consiglio dei Ministri, era incredibilmente presente la voce sul via libera al sopraelevamento della discarica Tre Monti. Poche ore piu tardi è stato smentito tutto, sostenendo che il paragrafo relativo a Imola non fosse altro che “un errore”. Poi, si è addirittura parlato di falso.
In realtà non era altro che una nota di Palazzo Chigi, sulla quale alcuni esponenti della maggioranza avrebbero posto il veto in extremis, evitando dunque che i provvedimenti relativi a Imola e Manfredonia diventassero realtà: alla chetichella, dopo sole due settimane dalla formazione di un governo, i cui esponenti sul territorio avevano sempre dimostrato contrarietà sull’ampliamento di quell’impianto.
La questione relativa alla Pediano sarebbe stata sollevata nell’ordine del giorno – si spiega così il documento di testo su carta intestata – inserita forse da qualche “manona”, ma che poi, al vaglio finale, il testo sia stato ripulito delle note contenenti gli impianti di Imola e Manfredonia. Ma poi che succede? Che alcuni senatori del Movimento 5 Stelle erano entrati in possesso del documento ed avevano provveduto a segnalare la cosa a Imola, dal momento che sembrava molto grave, se non incredibile, che tutto ciò potesse concretizzarsi. Sarebbe finita uguale se nessuno avesse parlato? Non lo sappiamo.
La cosa certa è una, ovvero che i parlamentari di riferimento del nostro territorio ora al Governo – Bernini ( Ministro dell’Università) Bignami (vice Ministro Infrastrutture e trasporti) e Morrone (sottosegretario Ministero della Giustizia, si sono sempre spesi contro il sopralevamento: e che dunque sarebbe stato grave e paradossale che gli stessi facessero autorizzare dal proprio Governo il via libera al sopraelevamento.
Tuttavia, questo pronunciamento era atteso da tempo, ma col Governo Draghi non era stranamente arrivata nessuna risposta sul terzo lotto della Pediano. Occorrerà capire se e quando, il Governo Meloni intenderà a questo punto, pronunciarsi.