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ROI (M5S): “CI CREDEVANO MORTI, SIAMO RISORTI”


Allora Ezio, siete contenti del risultato elettorale?
“Insomma, con questa legge elettorale non si può essere contenti, dato che annienti il candidato del territorio e dato che l’elettore vota le decisioni di una segreteria di un partito: ed è anticostituzionale, dato che togli all’elettore il diritto di scegliere il proprio candidato.

Con questi risultati, come si riconfigura la posizione del Movimento nel nostro territorio?
Siamo finalmente rinati: non eravamo morti, ma venivamo da una waterloo incredibile, dopo il crollo durante il mandato Sangiorgi. E’ stato un terremoto enorme, ci ha salvato qualche pattuglia nelle retrovie, e abbiamo visto una percentuale che ci fa ben sperare per le prossime avventure politiche. Dobbiamo però seguire quel filo conduttore degli interessi dei cittadini e non fare gli interessi di qualcuno, ma lavorare per i cittadini. Dobbiamo farlo capire.

Dunque pensa che alla luce di questi risultati e magari, di qualche tempo all’opposizione con un Conte rinvigorito, possa aumentare ilconsenso anche a IMola, in vista delle prossime amministrative?

“Penso che ora la partita sia aperta per il futuro: bisogna fare un politica per i più deboli, non per noi. Non sono stupidi i cittadini, molti capiscono cosa c’è dietro alle chiacchiere, noi dobbiamo tornare a farci capire, lavorando per il bene del territorio, per l’uguaglianza dei cittadini e l’uguaglianza sociale. Siamo rimasti i soli a fare politiche sociali di sinistra.”

Cosa pensi del nuovo governo Meloni, vincitore delle elezioni?

L’unica mia paura è che abbiamo messo su un governo di incapaci, che furono fatti cadere nel 2011; figuriamoci adesso, che siamo in una situazione più grave a livello internazionale, e per me questi non sanno fare neanche due uova al tegamino. Non si risolve tutto fermando i barconi nel Mediterraneo: siamo sull’orlo di una guerra nucleare. Ce ne rendiamo conto? Chi mandi ministro degli esteri, Tremonti e Gasparri? Poi c’è un discorso economico molto grave, con un enorme speculazione sul prezzo del gas che mette in ginocchio imprese e famiglie italiane.

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