Imola. Nella terra delle Cooperative arrivano altre Coop vicine piu “mangione” – un consorzio da 4500 soci e lavoratori che unisce Ancora, In Cammino, Aretè. Non si era mai verificato un simile scontro tra “fratelli” di comuni vicini: era da aspettarselo? Consorzio Blu, nonostante si stia espandendo a macchia d’olio in tutto il Nord Italia, nasce proprio nel nostro territorio, avendo ancora le sedi principali a Bologna e Faenza, e opera in ben 9 regioni, gestendo 119 servizi:
– 54 strutture residenziali per anziani e disabili
– 23 strutture semi-residenxziali per anziani e disabili
-17 servizi in ambito domiciliare
– 20 servizi di integrazione scolastica per alunni disabili
– 1 servizio di trasporto
– 3 servizi presso strutture sanitarie
-1 servizio di ausiliariato


La legge del mercato ha prevalso in quella che si credeva un'”isola felice”, ove un tempo forse la “mamma si preoccupava dei propri figli” mentre ora, coi tempi cambiati e gare al ribasso a spuntarla sono i piu grandi. Una fine di un’epoca, dove a vincere forse è il più forte. La nuova realtà aggiudicatasi l’importante appalto dei servizi scolastici ha scombussolato la quiete del Santerno, facendo piombare i soci lavoratori nel timore di non trovare piu il vecchio clima. D’altro canto, gli educatori di Solco e Seacoop hanno però la possibilità di rimanere col nuovo gestore che, come ha precisato CGIL“manterrà la continuità lavorativa nei servizi e il mantenimento delle condizioni contrattuali attualmente riconosciute” – tuttavia, qualche lavoratore sceso in piazza Matteotti lunedì scorso, ha evidenziato che ciò che li spaventava maggiormente erano alcune vicende legate ad altre gestioni da parte del consorzio rivale, questioni che avrebbero attirato l’attenzione dei sindacati e delle amministrazioni locali, finendo poi in un nulla di fatto.

Nella fattispecie, proprio in questi giorni, mentre a Imola si è aperto il caso servizi educativi nelle scuole, a La Spezia si sta infatti giocando un’altra partita “bollente” per quanto concerne la gestione di una RSA a Sarzana, La Spezia. Sottolineiamo che in questo caso, nonostante anche questa vicenda stia attirando le attenzioni dei giornali, lo stato di agitazione sindacale è stato ritirato dopo alcuni incontri serrati tra i confederali e Consorzio Blu, oltre che l’intervento della stessa amministrazione comunale sarzanese. Insomma, un caso simile ma che aveva come oggetto la gestione in una RSA e delle precise questioni legate alle mansioni dei lavoratori.
A Imola, dopo il duro comunicato di Alleanza per le Cooperative, (le ultime indiscrezioni vorrebbero Solco promotore di un ricorso al Tar, non ancora ufficializzato) in risposta è arrivato un duro comunicato di Consorzio Blu, che ne ha per tutti:

Comitati “spontanei” di operatori convocano manifestazioni alle 09.00 del mattino, in
coincidenza con l’esordio di parte delle attività educative (evidentemente il pomeriggio
non era possibile farlo). Post critici vengono pubblicati sui social – prima che abbia avuto inizio qualsivoglia servizio – per essere ripresi e rilanciati da siti di informazione locale. Messaggi audio con ricostruzioni distorte vengono fatti circolare e inoltrati all’Amministrazione Comunale destinataria di
ripetute “sollecitazioni” e critiche esplicite per non aver “presidiato i tecnici” con insistenze che l’hanno spinta a dichiarare pubblicamente: “… la politica non decide chi partecipa e chi vince”.

Il comunicato prosegue concludendosi con un duro affondo nei confronti degli accusatori, aprendo purtroppo un capitolo nuovo sul versante legale:

“Non possiamo accettare inerti tutto questo. Non possiamo accettare che venga gettato gratuito discredito su chi si è semplicemente attenuto alle regole vigenti. Non possiamo accettare di essere additati come coloro che comprimono diritti e tutele o non valorizzano il lavoro, senza che ciò sia minimamente accaduto o meglio, prima ancora che potesse accadere. Non possiamo accettare il concorso di comportamenti (che non sembrano affatto casuali) che potrebbero incidere sul corretto svolgimento di una gara pubblica turbandone gli esiti. E soprattutto non possiamo accettare condotte che si riverbereranno inevitabilmente sull’utenza, producendo disagi a carico di coloro che devono essere in ogni modo salvaguardati (non con le parole ma con i fatti), rimanendo estranea da dispute e contese di ogni sorta.
Abbiamo pertanto conferito specifico mandato affinché, nell’interesse collettivo e di coloro che rappresentiamo, vengano segnalate all’Autorità Giudiziaria le condotte finora perpetrate.”

E’ ovvio che non è certo colpa di Consorzio Blu se viene regolarmente vinto un appalto, anzi.
Sarebbe invece interessante conoscere per quale motivo il bando di gara sia stato scritto con queste modalità, ignorando i consigli della Regione, che indicava un 90% da dedicare alla parte tecnica del servizio e un 10% alla parte economica. Invece no, è stato curiosamente assegnato ben un 20% alla parte economica che ha spostato l’equilibrio un po’ troppo a favore dell’offerta pecuniaria: premiando un po’ meno la qualità del servizio?
E’ anche vero che all’uscita della gara nessuno ha detto nulla o ha lamentato qualcosa per evidenziare le modalità di questo appalto – emerse soltanto a gara conclusa.

Servizi educativi nelle scuole , due coop imolesi perdono l’appalto