Imola. Una partecipatissima manifestazione con oltre trecento persone questa mattina in Piazza Matteotti prima dell’assemblea sindacale in corso questa sera e una riunione fra soli dipendenti della Cooperative. In piazza erano presenti lavoratori di Solco e di Seacoop oltre che alcuni rappresentanti di APEI (Assoc. Pedagogisti Italiana), la quale opera a livello nazionale, esponenti delle associazioni dei ragazzi affetti da sindrome di Dawn, e associazione dei genitori con figli autistici.
Una delegazione di queste realtà è poi salita in Comune per incontrare il Sindaco Panieri e il Vice-Sindaco Castellari, i quali hanno rimarcato le volontà del Municipio a “vigilare” sulla vicenda.
Quello che ora interessa ai lavoratori è comprendere quale contratto dovranno firmare i dipendenti che decideranno di restare con la coop aggiudicataria dell’appalto dei servizi scolastici. Le due Coop imolesi uscenti, Solco e Seacoop, pare che, nei limiti del possibile, tenteranno di mantenere i soci con loro. Una scelta importante.
Tuttavia la notizia che apre un vero e proprio caso è quella che vedrebbe le stesse Solco e Seacoop protagoniste addirittura di un ricorso al Tar: ricorso non ancora ufficializzato e in fase di valutazione, unitamente all’associazione APEI. Un’azione da attuare alla luce della tipologia del bando che non garantirebbe tutti i diritti ai lavoratori.
Insomma, un’azione congiunta, come già questa mattina era stato ventilato da alcuni dipendenti negli interventi a microfono acceso, e che Solco potrebbe mettere in pratica unitamente con Seacoop e APEI. Si aprirebbe dunque una fase nuova e la vicenda salirebbe a un livello più rialzato di attenzione sul piano regionale e forse nazionale.
Per il nuovo gestore potrebbe aprirsi quindi uno scenario che li potrebbe portare a risultare “inadempienti”; apparendo come tali potrebbero perdere l’appalto, che a quel punto passerà di diritto al secondo. In questo caso Solco e Seacoop.
IMOLA FUTURO: “TUTELARE CONTRATTI DI LAVORO E QUALITÀ DEL SERVIZIO”
“POLITICA E GARE D’APPALTO STANNO SU DUE ORIZZONTI DISTINTI TRA LORO”
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