Le compagnie energetiche dell’Emilia Romagna hanno appena pagato l’imposta sugli extraprofitti. Tuttavia, emerge qualche riserva dalle stesse aziende le quali, come ha fatto sapere Repubblica, vedrebbe ad esempio il gruppo Hera, il quale ha già versato la prima rata del contributo straordinario per gli extraprofitti (un 40% del totale) ma che non ha escluso la possibilità di presentare istanza di rimborso all’Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo che il contributo straordinario sugli extraprofitti è un prelievo una tantum autorizzato dall’esecutivo per sostenere alcune misure contro il caro delle bollette. Una azione che però al momento non sta raccogliendo i risultati sperati, benchè l’erario avrebbe ricevuto soltanto 1 miliardo dei 10 previsti: questo semplicemente perchè molte società non hanno pagato la prima rata, sperando che la misura verrà paradossalmente dichiarata incostituzionale.
Oltre alla multiutility bolognese, tra le società della nostra Regione hanno versato l’imponente acconto anche le restanti compagnie fornitrici di energia come Iren ed SGR, la società Gas di Rimini.
Anch’esse non escludono la possibilità dell’istanza di un rimborso all’Agenzia delle Entrate, addirittura, all’unisono con le altre società: insomma, una sorta di effetto domino che metterebbe in difficoltà lo stesso Governo autore dell’iniziativa.
Da Viale Aldo Moro intanto è intervenuto anche il Presidente Bonaccini, il quale ha fatto sapere, circa l’emergenza energetica, come sia necessario trovare “un’unità massima sui provvedimenti utili alle famiglie, alle imprese e agli enti locali, partendo dal tetto al prezzo del gas: non c’è altra misura, occorre partire da lì, perchè qui rischiamo una crisi sociale drammatica”
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