Imola. L’acquazzone del pomeriggio non ha fermato l’appuntamento nel prato della Rocca, ormai diventata location fissa per le campagne elettorali del Partito Democratico. Una campagna lanciata oggi, in attesa di uno sperato arrivo di Enrico Letta sul Santerno prima delle urne.
Tra il pubblico anche diversi volti noti dell’establishment locale del passato, nelle prime file lo zoccolo duro dei fedelissimi mentre in piedi, in fondo, simpatizzanti e qualche amministratore.
Sul palco sono intervenuti i Sindaci del circondario imolese oltre che naturalmente il Sindaco Panieri; la segretaria dell’unione territoriale PD, Francesca Degli Esposti, ha fatto gli onori di casa, introducendo i tutti i Sindaci . L’intervento più atteso è stato senz’altro quello di Daniele Manca, che si sta avviando verso la seconda legislatura a Palazzo Madama.
“Essere qui così numerosi, insieme ai nostri Sindaci, è la premessa per cominciare a dirci una cosa molto chiara e semplice: nessun destino è già scritto. La campagna elettorale dobbiamo farla rappresentando meglio i valori del PD. La facciamo per vincere e sappiamo che sarà una sfida molto difficile.
“Se ci pensiamo bene” ha proseguito l’ex SIndaco di Imola “ci sono valori e radici che non sono alienabili da un conflitto politico di basso profilo come quello che ha portato alla caduta del governo Draghi. Quanto potranno pagare le forze politiche che si sono permesse di mandare a casa il governo Draghi? In uno scenario complesso, col prezzo del gas insostenibile per le imprese e le famiglie il nostro futuro viene reso incerto.”
“Conte ha scelto di uscire da una maggioranza senza tener conto dell’esito della sua azione” ha argomentato Manca – “un’azione che potesse essere la caduta del Governo che del resto ha anche indebolito lo stesso centro-sinistra”.
“Noi siamo qui perchè in gioco c’è il futuro del nostro Paese. Io sono tra coloro in parlamento che ha sempre ritenuto molto importante il rapporto con gli enti locali; è nel territorio che si costruiscono le cose fondamentali: se lasciamo soli i comuni la nostra democrazia è piu debole.”
“La partita la si vince sul territorio prima ancora che nella dimensione nazionale” ha continuato il senatore – “è purtroppo una campagna elettorale dove le responsabilità di chi ha fatto cadere il Governo non va lasciata nel silenzio: trovo inaccettabile che le forze politiche che han fatto cadere Draghi, siano le stesse che ora gli chiedono di mobilitarsi per l’emergenza energetica.” l’affondo di Manca continua “Che ora hanno la faccia come il posteriore nel chiedere un intervento urgente per la situazione energetica. Sappiamo bene che quella del gas è una partita che si deve risolvere nella dimensione europea, non può un singolo stato pensare di risolverla. Noi avevamo la figura rappresentativa e credibile in Europa per mettere il tetto al prezzo del gas. Nei prossimi giorni saranno necessari interventi urgenti in questo senso: non possiamo pensare che le famiglie e le imprese possano essere lasciate sole.”
“Le elezioni le possiamo e le vogliamo vincere; voi sapete, ci conosciamo da una vita, vi abbiamo sempre detto che dopo la scelta sciagurata compiuta da Conte, abbiamo sempre sostenuto la necessità di costruire una coalizione larga: noi eravamo per l’accordo con Calenda, accordo che ha stracciato lui: ora il terzo polo è il migliore alleato della destra”.
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