Greve in Chianti (Firenze). Brutta disavventura per un imolese in vacanza in Toscana, nella zona del Chianti. C.C. di 71 anni, assieme alla moglie e il cagnolino, stavano rientrando a Imola dopo una spensierata visita a Siena, e dopo una tappa a Panzano (nota per il ristorante di Dario Cecchini) i coniugi avevano parcheggiato la loro auto su una piazzola di sosta, per consultare lo stradario, in località Greve di Chianti. In quel momento un Fiat Doblò di colore bianco si è avvicinato alla loro vettura, dove a bordo c’era C.C, mentre nel frattempo sua moglie si era allontanata a piedi all’esterno: “Il doblò, con all’interno due soggetti, si è affiancato alla nostra auto, quando l’uomo seduto sul lato passeggero ha tirato giu il finestrino iniziando a rivolgersi a me e pronunciando qualcosa di incomprensibile, diciamo, con fare amichevole” spiega il pensionato di Imola – “Io, istintivamente, gli ho risposto vai pure, dato che sembrava dovesse uscire dall’area di sosta, dove già aveva fatto manovra una volta” – continua il racconto l’imolese – “ma poi alla mia risposta, mi ha fatto segno di abbassare il finestrino del tutto, come per volermi dire qualcosa”– ma in pochi secondi succede tutto – “quando ho finito di abbassarlo l’uomo mi ha aggredito, colpendomi con una serie di forti schiaffi in faccia”.
Si trattava di due italiani del Mezzogiorno, pare, secondo le prime informazioni ,già noti alle forze dell’ordine.
Il pensionato torna a quegli attimi – “ero sinceramente sotto shock per quanto stesse accadendo, e quando ancora mi stessi chiedendo cosa stava succedendo e per quale motivo, il furgone si stava già allontanando” – Secondo l’uomo, visto l’accaduto e la circostanza, pare che si sia trattato di un tentativo della già nota “truffa dello specchietto” andata per fortuna a vuoto , come rievoca il 71enne – “Forse come trucco hanno utilizzato l’aggressione per disorientarmi e poter controllare cosa avessi di valore nell’abitacolo, ma sono rimasti a bocca asciutta dato che non c’era nulla a portata di mano; avevo la macchina fotografica nel bagagliaio nascosta sotto degli indumenti, mentre il cellulare in una tasca interna, la borsa con i portafogli l’aveva mia moglie che si trovava all’esterno dell’abitacolo, piu lontana dall’auto, verso un costone.” – e come ricostruisce l’attento 71enne, un episodio simile potrebbe essere accaduto poco prima-“Pochi minuti prima aveva fatto manovra nella stessa piazzola un altro vecchio furgoncino con il vetro dello specchietto rotto ; l’uomo si era messo a ricomporlo come a riattaccare i pezzi uno per uno…Poi se n’è andato” .
I fatti sono accaduti venerdì 8 luglio scorso, in pieno giorno (verso le 16.30) i due coniugi di Imola hanno già sporto denuncia al Comando dei Carabinieri di Greve in Chianti; il pensionato ha anche scritto al sindaco del comune in provincia di Firenze per segnalare l’accaduto e sensibilizzare quella che secondo lui in quel luogo sia forse un’abitudine.
“Immaginate come mi dovevo sentire” conclude con l’amaro in bocca il pensionato – “Con due persone potenzialmente violente e pericolose e con mia moglie all’esterno dell’auto”.
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