Imola. Nel consiglio comunale di giovedì 9 giugno è stato discusso l’ordine del giorno “più caldo”, ovvero, quello relativo all’invio delle armi in Ucraina. Un odg da parte di LEGA e un secondo da parte di M5S. In entrambi la Lega ha votato in maniera favorevole allo stop delle armi in Ucraina. Anche Filippo Samachini ha votato nei medesimi termini nell’odg di Ezio Roi, ma astenendosi nell’odg di RIccardo Sangiorgi. Quest’ultimo, in maniera forse velatamente provocatoria, ha voluto sottolineare “che la maggioranza si è divisa, con Imola Coraggiosa che ha votato a favore dello stop all’invio di armi in Ucraina. Solamente PD e FDI si sono rivelati a favore dell’invio di armi.”
Ma il consigliere di Imola Coraggiosa, forse fiutando una strumentalizzazione politica, è intervenuto poco dopo le parole del collega leghista, punzecchiandolo :“L’opportunismo del consigliere Riccardo Sangiorgi della Lega – che nel “governo dei migliori” ha votato per l’invio di armi all’Ucraina – è senza limiti e il suo comunicato dimostra che il vero obiettivo dell’OdG “pacifista” presentato dal suo partito aveva come unico obiettivo quello di attaccare la maggioranza in Consiglio Comunale”.
Sangiorgi, dal canto suo, ha però tentato di avvallare la buona fede del suo odg, spiegando come in realtà “anche gli imolesi siano contrari alle armi” e che comunque “la buona notizia è una consapevolezza che la coscienza pacifista stia crescendo sempre più.”.
Il giovane esponente del Carroccio non risparmia una affondo politico anche nei confronti del PD, giudicato dal leghista “il partito più guerrafondaio di oggi”.
Ma Samachini ha voluto chiarire maggiormente le sue posizioni e quelle di ‘Imola Coraggiosa’, rendendo noto che “abbiamo votato l’OdG presentato dal consigliere Roi del M5S in quanto si riconosce in gran parte delle motivazioni ma si è astenuta su quello presentato dalla Lega così come ha votato contro quello del Pd, non condividendone le analisi internazionali.” Sempre quest’ultimo ha poi voluto ricambiare la frecciatina politica, in merito al diverso voto tra due schieramenti dello stesso polo: “a proposito di divisioni, da sottolineare gli stracci volati tra i leghisti e FdI che ha accusato la Lega di non essere un partito autenticamente di destra.”
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