Imola. “L’episodio sgradevole accaduto questa mattina alle 7, presso la portineria dell’OCN, è l’ennesimo di una serie che sempre lo stesso soggetto ha ripetuto negli ultimi sei mesi” – con queste parole, Giuseppe Rago (Uil Fpl Imola) ricostruisce il grave episodio avvenuto nella portineria dell’Ospedale Nuovo, ove un soggetto già noto per i suoi comportamenti, abbia distrutto la vetrina della portineria. La prontezza dell’operatrice, che con freddezza ha chiuso a chiave la porta, ha evitato il peggio.
Il comportamento dello squilibrato è già noto tra le corsie del Santa Maria della Scaletta (fatti analoghi sono avvenuti anche poco tempo fa) e Giuseppe Rago ricostruisce tutta la vicenda fin dal suo nascere: “da quando questo soggetto è uscito dalla galera ha ripreso a frequentare assiduamente sia il pronto soccorso che gli spazi adiacenti la portineria attardandosi durante la notte a dormire sulle poltroncine per disabili ubicate nel retro dell’ingresso dell’OCN“- racconta il Sindacalista – “Già in passato questo soggetto si è reso protagonista di episodi analoghi, con lancio di estintori verso gli infermieri del PS, aggressioni verbali e fisiche verso utenti e parenti del PS, che solo per fortunate coincidenze hanno causato solo danni a cose e non alle persone.”
Ma l’uomo è già noto anche alle forze dell’ordine e, come ha aggiunto Rago “anche ai servizi sociali”. Quale sarebbe un opzione vagliabile per evitare che si ripetano altri episodi simili? Secondo il Segretario UIL – “per il suo bene, degli operatori e degli utenti va aiutato nel suo stato di disagio ed assegnato ad idonea struttura, non può continuare a fare scorribande mettendo in pericolo la vita altrui e la propria.”
Secondo FIALS sarebbe ora di installare la videosorveglianza, giudicata da Rago “un paliativo, perchè anche con le telecamere l’episodio sarebbe accaduto: non sarebbe stato evitato, e le generalità sono note a tutti.”–
E la richiesta del Posto di Polizia h24? – “È superflua anch’essa, dove dovrebbe stazionare questo posto di polizia che era attivo in PS? O forse questi sindacati autonomi che ricevono consensi, ma non portano fatti, vorrebbero un agente di PS in ogni reparto? Robe fuori dal mondo” commenta sempre Rago, che spiega come il problema – “è che funzionano male i servizi sociali che hanno in carico il soggetto. Ripetiamo la soluzione è assegnarlo ad idonea struttura che lo prenda in carico evitando che vada in giro a fare danni a se ed agli altri.
La misura è colma ormai si intervenga subito nel momento in cui per fortuna i danni ad oggi riscontrati sono solo alle cose, ma siamo già andati vicini a danni alla persona in un paio di occasioni. Evitate, come servizi sociali, di farci reintervenire quando magari i danni saranno alle persone. Ci auguriamo che ciò non avvenga in futuro, ma qualora ciò accadesse sappiate che ne sarete corresponsabili” ha poi concluso il Sindacalista.