“La “Casa Arcobaleno” è un inno alla vita. Perché valorizza le diverse abilità di ogni persona, promuove il valore dell’attenzione agli altri e ci insegna a guardare la società attraverso gli occhi di chi fa più fatica” dichiarano il vice sindaco Fabrizio Castellari e l’assessora al Welfare, Daniela Spadoni, in merito all’inaugurazione sabato scorso della “Casa Arcobaleno”, gestita dall’associazione “La Giostra”, vera e propria esperienza abitativa tra persone con disabilità.
Al taglio del nastro era presente il vice sindaco Castellari, insieme al presidente de “La Giostra” Gilberto Baldessarelli, alla vicepresidente Anna Venturoli, al vescovo Mons. Giovanni Mosciatti, al presidente della Fondazione Istituzioni Riunite, Edore Campagnoli e al vice presidente Davide Di Marco, al consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Fabio Gardenghi. L’assessora Spadoni non ha potuto prendervi parte, in quanto impegnata nel ‘Viaggio della Memoria’ a Mauthausen, con la delegazione imolese.
L’appartamento, posto in via Boccaccio 9, è gestito dall’associazione “La Giostra” ed è stato messo a disposizione in comodato gratuito dalla Fondazione Istituzioni Riunite, mentre la Fondazione Cassa di Risparmio ha finanziato l’acquisto degli arredi. A questi si aggiungono altri sostenitori, fra i quali il Con.Ami, la BCC ravennate forlivese e imolese (sede di viale Saffi) il Con.Ami e il Rotary eClub Romagna.
“Il nostro obiettivo è sensibilizzare il territorio e i suoi abitanti affinché diventino una risorsa nel percorso di inclusione delle persone con disabilità. Attraverso l’incontro e il reciproco scambio si abbattono i muri più alti come gli atteggiamenti espulsivi, pietistici o paternalistici. Nell’appartamento “di transizione” in via Boccaccio a Imola – Casa Arcobaleno – le persone che aderiscono al progetto sperimentano attivamente una co-abitazione facilitata dalla mediazione di un operatore. L’obiettivo è quello di potenziare sempre più le autonomie per costruire un reale progetto di vita in(ter)dipendente” scrive l’associazione ‘La Giostra’.
Saranno in totale 22 le persone con disabilità intellettiva che, a turni di piccoli gruppi, la vivranno con il supporto di alcuni educatori.
“La Giostra è un’associazione preziosa per tutta la comunità imolese che quest’anno taglia il traguardo dei suoi primi 25 anni con i protagonisti di oggi e un pensiero di gratitudine verso la ex presidente Miliana Bettuzzi, a cui è stata intitolata la “Casa Arcobaleno”, che continua a vivere nei frutti del lavoro che per anni ha portato avanti assieme a tutta l’associazione – concludono Castellari e Spadoni -. Imola è una città attenta e solidale, forte, orgogliosa dei suoi valori e continuerà a valorizzare ogni iniziativa che tende ad accompagnare le diverse abilità e farne una ricchezza. Il nostro grazie va anche a tutte le realtà del territorio che hanno reso possibile opera”.