A margine della manifestazione per la pace organizzata nel centro storico di Imola da diverse realtà del territorio (associazioni e qualche partito). Un ordine del giorno ritenuto “urgentissimo” quello che Ezio Roi (M5S) ha sottoposto al consiglio comunale in vista della prossima seduta.
Ne abbiamo parlato in un’intervista per cercare di approfondirne tutti i punti:
Roi ha dichiarato come “l’Amministrazione Comunale si debba attivare presso il Governo e il Parlamento della Repubblica per portare a conoscenza la protesta e la contrarietà dei Cittadini di Imola all’invio di armi letali all’ Ucraina e a tutti i Paesi belligeranti e all’aumento delle spese militari.”– ha spiegato l’ex pretore – “il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle esprime il proprio totale disaccordo a questo tipo di provvedimenti“
Roi, Il M5S sia a livello nazionale che locale si sta spendendo a gran voce contro l’invio di armi in Ucraina, quali sono le vostre ragioni che vi spingono a tale posizione?
“Semplici. L’invio di armi non rispetta il dettato costituzionale, l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa” ed anche “come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. A questo proposito è importante ricordare come ritenere una guerra umanitaria quella per l’Ucraina e non altri terribili guerre, che hanno minato la stabilità internazionale e regionale (Yemen, Siria, Palestina, Libia, Donbass…) è come minimo indice di parzialità e propaganda;
In guerra la prima vittima è la verità. Ma la seconda è la ragione. Ciò che conduce a ogni conflitto non è mai la ragione ma in genere si tratta di interessi occulti, come la produzione di armi e altri interessi economici e geopolitici. “
Secondo lei ci sono altri interessi?
“Certo, sono pochi e non etici e vengono premiati; vi sono interessi (generali, diffusi e connessi a diritti dei cittadini) che non solo vengono penalizzati ma del tutto cancellati. I diritti dei cittadini non possono essere messi in discussione in modo ipocrita, cagionando un danno economico e sociale gravissimo e non proporzionato all’offesa direttamente subita;
Non possono essere ignorate la cause che scatenano i conflitti se si vogliono trovare le soluzioni ed è necessario che ogni belligerante non si arrocchi dietro a ideologie (particolarmente odiose se intolleranti e filonaziste) e non rivendichi altro che la vittoria piena ed assoluta: questo atteggiamento, insieme all’invio di armi, è evidente garanzia di conflitti prolungati e di atrocità subite dai civili. E’ necessario che cessino da ogni parte i crimini verso i civili e anche la propaganda volta a generare odio, con messinscene altrettanto criminali per gli scopi per cui sono allestite.”
Come vede la situazione in Italia in una situazione che rasenta un'”economia di guerra”?
“Ora l’inflazione in Italia è al 6,7%. Mai così alta dal 1991. Per il Codacons le famiglie italiane spenderanno una media di 2.674 euro all’anno. Ma noi ci pieghiamo alle richieste di Washington sulle sanzioni alla Russia (dopo aver accettato quelle al Venezuela, all’Iran, a Cuba, etc). Sanzioni che gli USA non applicano a se stessi, come quelle per i fertilizzanti o la riduzione dell’importazione di gas russo, che è perfino aumentata, mentre le richiede agli alleati, incurante della devastazione nei loro paesi;
L’aumento della spesa in armi pari al 2% del Prodotto Interno Lordo nazionale è al centro del dibattito pubblico. Si vuole passare da 25,8 a 38 miliardi di euro di spesa per anno. Un incremento enorme non collimante con le necessità attuali del Popolo italiano dopo una pandemia devastante, valore assoluto dei cittadini in condizioni di povertà in vertiginoso aumento, servizi pubblici essenziali in sempre maggiore difficoltà. ;
Le armi “tradizionali”, i laboratori per armi biologiche letali e le esercitazioni Nato sono già più che abbondantemente e da anni inviate e presenti in territorio Ucraino. La spesa per armi al mondo vede gli USA spendere 767 miliardi di dollari/anno, la Cina 252, India 73, Russia 62 e via via gli altri Paesi. (L’Italia è terza in Europa dietro Francia e Germania). Questi dati dimostrano che la scelta di inviare ulteriori armi è insostenibile e ingiustificata. Occorre congelare l’aumento delle spese militari, l’Italia ha altre urgenze dopo la pandemia.
Si spende moltissimo e male in armi, risorse letteralmente “bruciate” quando potrebbero essere impiegate per il benessere delle popolazioni. L’inutilità dell’invio di armi è sottolineata da stimati generali italiani, mentre contro questa posizione troviamo sbalorditivamente politici anche di Sinistra.”
Qual’è la posizione della U.E. in queste dinamiche?
“Da parte dell’Europa manca una politica di difesa comune. Se prendiamo la somma dei 27 Paesi che compongono la U.E. notiamo che si arriva, nel suo insieme, a 228 miliardi di dollari/anno. Cioè l’Unione Europea, che fa parte della NATO, è il terzo soggetto al mondo per spesa militare. Ma, al suo interno, ogni Paese europeo spende in modo autonomo ed organizza la difesa in modo autonomo. Si deve proporre una difesa europea di soft power e di mantenimento della pace, mai di guerra, un unico bilancio europeo di difesa e sicurezza;
Il Parlamento con voto avente forza legislativa e conseguente vincolo per il Bilancio dello Stato, ratificando provvedimenti che implicano un ulteriore aumento della spesa militare sino ad almeno il 2% del PIL come da indicazioni NATO (Accordo informale del 2006) e destinando inoltre una quota di almeno il 20% di tale spesa per investimenti in nuovi sistemi d’arma, ci predispone a un di pericolosa corsa agli armamenti, che certo non può aiutare la pace e che ci inchioda in un’economia armata non favorevole al bene comune dell’Italia;”
Quale sarebbe un opzione vagliabile secondo voi?
“Serve una politica attiva di disarmo e di pace. Le sanzioni hanno in molteplici casi dimostrato come minimo la propria inutilità. Se si vuole la pace si devono lanciare ponti, non tagliare connessioni, offrire progetti e condizioni migliorative attraverso scambi e cooperazione per i Paesi interessati, non minacciare qualcosa di peggiorativo che può essere aggirato. No alle sanzioni stupide (esclusione di alberi russi o felini russi dalle mostre internazionali) o dannose per chi le commina (alimentari ed energia) ma scambi e proposte EQUE, SICURE E CONVENIENTI per tutti i contraenti con CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO passando la parola UNICAMENTE alla diplomazia;”
Che ruolo gioca il popolo italiano in queste fasi, è ignorato?
“E’ necessario che la sovranità torni al Popolo Italiano e che questa classe politica smetta di assumere decisioni in contrasto con la volontà popolare e in ossequio a interessi NATO che non coincidono affatto con quelli dell’Italia e dell’Europa, facilitando l’avanzamento della NATO e l’arretramento criminale e suicida dell’Europa, in un contrasto in ultima analisi che riguarda le superpotenze.”
Nell’o.d.g che avete presentato in vista del prossimo Cons.Comunale, cosa chiedete?
“Che l’Amministrazione Comunale si attivi presso il Governo e il Parlamento della Repubblica per portare a conoscenza la protesta e la contrarietà dei Cittadini di Imola all’invio di armi letali alla Ucraina e a tutti i Paesi belligeranti e all’aumento delle spese militari.”
PER NON FARE GUERRE BASTA NON PRODURRE ARMI, MA CIBO. (cit)