Nella giornata di venerdì 6 maggio si è svolta la commissione sanità: uno dei temi più importanti era quello relativo alla mancato reperimento di personale nel nosocomio cittadino, come infermieri e medici: Il Direttore generale dell’Ausl di Imola, Andrea Rossi, è intervenuto per quasi due ore ammettendo come ci sia un problema di reperimento delle figure mancanti, prevalentemente infermieri, medici e tecnici. Sempre secondo Rossi, l’altro problema inerente le assunzioni sarebbe quello delle procedure concorsuali, che richiederebbero troppo tempo.
Occorre dunque chiedersi se tutto questo avvenga soltanto nell’Ausl di Imola oppure anche nelle altre della nostra regione: esiste un problema “Imola” oppure è un male comune?
Ne abbiamo parlato con Marinella Vella, consigliera comunale della Lista Civica Cappello, che aveva posto precise domande al Direttore Rossi circa questi problemi ormai diventati purtroppo “cronici”:
La recente commissione sanità chiesta dalle opposizioni, tra cui voi, è riuscita a chiarire i dubbi relativi alle problematiche manifestatesi in Ausl in questi ultimi mesi?
“Purtroppo si è rivelata un teatrino: sono solo occasioni per monologhi del DG, senza un confronto né un vero dibattito sulla preoccupante situazione attuale della sanità imolese e sulle prospettive del nostro ospedale.”
Avete posto le vostre domande al Direttore Generale ?
“Agli interrogativi precisi sui motivi della diminuzione del numero degli interventi chirurgici, già in periodo prepandemico si è risposto parlando di ricoveri più brevi grazie alle nuove tecniche operatorie. Dunque, risposta volutamente ed evidentemente inevasa. A fronte della richiesta di un’analisi sull’alto turnover del personale sanitario e di una verifica sul funzionamento dell’organizzazione nei reparti più critici, il direttore ha citato il Cug, praticamente una sorta di ufficio reclami per i dipendenti insoddisfatti. Dunque anche a livello di relazioni umane e di organizzazione tecnica del lavoro non si approfondisce nulla.”
Qual’è la situazione del personale sanitario della nostra Ausl?
“Molti vanno a lavorare in altre strutture o preferiscono fare pendolarismo verso il Sant’Orsola perché si lavora meglio. Secondo noi il fattore umano e organizzativo è fondamentale in qualsiasi luogo di lavoro, ma pare che manchi una visione e supervisione di insieme che vada oltre le lamentele del singolo.”
Cosa sta succedendo alla nostra Ausl, secondo lei?
“Si può dire, una sorta di “dequalificazione” della nostra sanità, e quel che è più grave è che sta avvenendo nel colpevole silenzio e disinteresse sia dell’amministrazione comunale che della regione.”
Sapevo anche che già da tempo chiedete un colloquio con l’assessore reginale alla Sanità Donini, che probabilmente è a conoscenza della situazione..
“È dal settembre scorso che chiediamo a viva voce un incontro con il suo assessorato ma ancora non ce l’ha fissato. È uno scandalo che nessuno dia risposte serie, precise e concrete, mentre tanti imolesi sono costretti per farsi curare a rivolgersi ai privati o ad altre ausl”
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