Imola. Doppietta del “toro” RedBull nella casa Ferrari. Nonostante le previsioni meteo avessero (inizialmente) escluso perturbazioni per la giornata di Domenica, un’intensa pioggia poco prima del via ha scombussolato i piani dei team: la gara si è svolta tutta sul bagnato (nonostante la tregua della pioggia) ma comunque su un tracciato umido, con le pozzanghere solo ad esclusione delle scie delle monoposto.
Molti gli imolesi che sui social hanno addossato, scherzosamente, le responsabilità di quest’acqua repentina a Pier Luigi Ighina : l’imolese inventore già assistente di Guglielmo Marconi, che in più occasioni fece piovere sul tracciato per rovinare i piani della Rossa, grazie al suo marchingegno attira nuvole, anche questa volta avrebbe “colpito” dall’aldilà.
“Lo hanno preso in giro per anni, ora si sta vendicando” ha commentato un lettore.
Sarà un caso che infatti tutte e due le monoposto di Maranello siano incappate in errori: Carlos Sainz nella bagarre del primo giro, mentre Charles Leclerc dopo un’ottima gara è finito contro il muro per colpa del cordolo bagnato (forse aggredito eccessivamente) alla Variante Gresini: una piccola caporetto per la Ferrari che però potrà rifarsi nel prossimo GP, a Miami, negli USA.
Una gara bruttina, senza grandi colpi di scena e sorpassi ma una manifestazione riuscita che reinserisce il Santerno fra i protagonisti indiscussi degli eventi internazionali. La migliore gara sprint da quando è stata adottata questa formula, nella giornata di Sabato, ha fatto sì che la kermesse potesse vantare ben due giorni di spettacolo con tanto pubblico e non più un unicum limitato alla Domenica.