Nel capolavoro di Stanley Kubrick “2001 Odissea nello Spazio” un monolite, rinvenuto dagli ominidi nel bel mezzo del deserto, sconvolgeva le loro vite tranquille, che da quel momento non sarebbero più state quelle di prima. È un po’ quanto sta succedendo ai residenti del quartiere Montericco, che dal 2003 ad oggi, quando le prime lottizzazioni videro la luce tra le campagne, assistono ad un rapido arricchimento dei servizi che lambiscono l’abitato: bar, pizzerie, ambulatori, farmacie: insomma, un piccolo quartiere indipendente dal centro della Pedagna. Poi, a fine 2021, è bastato il progetto di un’isola ecologica per accendere gli animi di persone che quasi mai prima si erano azzardate a protestare per una scelta del Comune di carattere “ecologico”, come ad esempio quelle della discarica Tre Monti.
Questa è la dimostrazione che quando qualcosa di importante ci tocca da vicino, i nostri umori cambiano, e anche in fretta. E anche i più tranquilli, diventano rivoluzionari disposti a tutto per la loro “libertà violata”.
Nel caso del progetto dell’isola ecologica di Montericco però, si sta assistendo a qualcosa di davvero singolare: i feedback negativi arrivano anche da parte di alcuni esponenti dei partiti che amministrano la città. Ovvero, da afecionados del PD o di altri schieramenti di maggioranza. Non sono pochi, molti sono residenti, altri semplicemente “contrari“ perché Hera “aveva anche altri luoghi di proprietà dove poter costruire l’isola”.
Il progetto è già stato approvato e quindi si andrà incontro ad un muro contro muro : l’area politica più scettica lo è anche perché consapevole che un grande elettorato viene scontentato. Dopo la fatica fatta per riarginare i voti dopo la meteora dell’amministrazione Sangiorgi, questo passo potrebbe costare qualche migliaio di elettori che potrebbero emigrare altrove, infastiditi di questa scelta non abbastanza partecipata: infatti, proprio le opposizioni si sono buttate a capofitto nella vicenda (consci che ci sono in ballo migliaia di voti): attenzione però, la novità più importante sull’isola ecologica riguarda proprio il rogito firmato tra le parti – che sancisce un comodato d’uso gratuito per anni trenta ad Hera, da parte di Con.Ami,il quale, alla fine di questo tempo, cederà tutto l’impianto al gestore. Questo è l’anello debole di tutta la vicenda di cui NESSUNO parla. (Neanche i politici, eletti per questo, ovvero rappresentare i cittadini)
Si tratta di un documento consultabile, che soltanto noi però abbiamo deciso di trasmettere su questo sito. Questo non significa essere contrari o favorevoli all’impianto che sì, ha delle sue criticità, ad esempio la sua ubicazione che fa a “cazzotti” con una viabilità seriamente problematica, ma un’isola ecologica forse non in grado, come sostenuto tra le tesi contrarie, di far perdere valore a degli immobili distanti centinaia di metri.
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