Il logo “Cacciari”, noto a tutti gli imolesi come il prestigioso circolo tennis di Viale Atleti Azzurri d’Italia, è comparso in un altro locale, il “Bar Pasticceria Cacciari” appunto, con sede però in Via Appia. Nulla c’entra in questa operazione la famiglia Cacciari e tantomeno i gestori del circolo tennis, che sono a dir poco adirati. Una manovra singolare, che trova riscontro anche sulla pagina Facebook dell’attività che ora si trova in centro storico e che ha abbandonato il tennis club a fine 2021.
Tutto era cominciato l’estate scorsa, quando i gestori del bar hanno avuto dei dissidi col Circolo per via di alcune problematiche dovute al modo in cui veniva gestita la struttura, secondo alcuni soci del Club in maniera “troppo rumorosa” durante i tornei, e con auto parcheggiate all’interno del parco. A parte questo, rispettando ogni diversa visione, il tutto è poi sfociato in alcuni ritardi nel pagamento dell’affitto, che hanno costretto l’associazione sportiva a chiedere ai gestori di abbandonare la struttura.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che le stesse persone, in poco tempo, hanno deciso di riaprire in Via Appia con lo stesso “marchio” del circolo tennis. Cacciari appunto. Il problema è che proprio il brand non risulta essere un marchio registrato e che, quindi, a livello legale non non corrisponde certo a un reato. Però è strano pensare che qualcuno che conosca bene la tradizione imolese, e la storia che vanta questo nome, possa mai azzardarsi di utilizzarlo senza permesso, facendoselo suo dall’oggi al domani.
È una vicenda che poi sta avendo degli strascichi anche nella nuova ubicazione dell’ormai nota attività di specialità siciliane, che è giusto che continui ad esercitare il proprio lavoro, come tutti, ma è giusto anche informare le persone della stranezza della cosa.
Infatti, anche in Via Via Appia si sarebbero attirati le antipatie dei condomini, che avrebbero già effettuato regolare denuncia per una serie di problemi emersi in questi pochi mesi dal loro arrivo.
Anche il nipote di Camillo Cacciari, Mario, è sbalordito dal fatto del logo “mi era stato detto qualcosa da alcuni soci, io con la mia età non posso fare granché, ma tenetemi informato, perchè è una cosa a dir poco antipatica. A parte qualche socio non mi ha detto nulla nessuno, come mai?”