Lo ha rivelato il giornalista Paolo Ciccarone su RMC Motori: sembra impossibile, ma a tre mesi dal Gran Premio del “Made in Italy” non sarebbe ancora stato siglato il contratto fra Liberty Media e i vertici dell’Autodromo. Ciccarone fa sapere che “non si sa di preciso cosa stia succedendo”, nonostante all’Enzo e Dino Ferrari pare si dormano sonni tranquilli: la firma dovrebbe arrivare entro pochi giorni, verso i primi di febbraio. Un asterisco “in codice” campeggia nel calendario, a lato della data di Imola in programma dal 22 al 24 aprile, indicandone l’assenza. Il Direttore Benvenuti ha confermato tutto ciò, spiegando che ci sono ancora alcuni dettagli e formalità da sistemare all’interno del contratto.
Rimane a galla, e chissà ancora per quanti altri giorni, l’incognita pubblico: quanta capienza sarà permessa? Al momento le prevendite sono ancora bloccate: non è possibile acquistare biglietti, proprio perché manca il contratto. Rimane alta l’incognita anche da parte del Governo, che dovrà rendere note le direttiva per la capienza.
Per quanto riguarda invece il lato economico della manifestazione, le prime due edizioni sono state cedute ad un “prezzo Covid” e nonostante questo, hanno lasciato scorie nei bilanci di Formula Imola di diversi milioni di euro.
Ma ricordiamo che invece quest’ultimo accordo – salvo causali presenti nel contratto, in grado di far diminuire l’importo iniziale se non fosse consentito il pubblico – dovrà essere onorato con un assegno da 20 milioni di dollari da pagare a Liberty Media – e che potrebbe raggiungere addirittura quota 25 milioni se si dovesse optare per la formula della gara-sprint.
Oltretutto, cosa che non fa ben sperare, l’attuale protocollo di FIA e Liberty Media prevede la modalità della “bolla” fino ad almeno il prossimo GP di Barcellona: si spera quantomeno che questa condizione possa essere ritoccata se l’ondata di contagi si abbasserà, come si prevede.
Inoltre, sulla vendita dei biglietti, sempre come fanno sapere sulle pagine di RMC Motori – “ACI vorrebbe la gestione in esclusiva della biglietteria” – avanzando a Imola un’offerta, però rigettata poiché ritenuta non all’altezza delle attese. E qui si creerebbe un secondo problema, poichè ACI deve far fronte anche al bilancio in passivo di Monza. Insomma, una situazione “kafkiana” che si potrebbe risolvere tuttavia per il meglio e in poco tempo, anche se ormai rimangano soltanto tre mesi al GP: molte realtà devono potersi organizzare, pensiamo agli sponsor, all’ospitality del paddock club e tribune VIP: pare che manchino le terrazze adeguate a consentirle. Quando verranno eseguiti questi lavori?