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FORZE ARMATE, partecipata commemorazione al Monumento ai Caduti

E’ stata una cerimonia molto partecipata e carica di commozione quella dedicata al 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, che si è svolta al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, nel Giardino “Stefanino Curti”. Una celebrazione speciale, considerando che oggi ricorre il Centenario del Milite Ignoto.

In precedenza,nella Cattedrale di San Cassiano, era avvenuto il raduno delle delegazioni con il gonfalone Città di Imola, labari e bandiere, seguito dalla santa messa, in suffragio dei Caduti, celebrata da S.E. Mons. Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola.

Poi il corteo, preceduto dal Gonfalone e dai labari e bandiere, seguiti dalla Banda musicale Città di Imola, ha raggiunto il Monumento ai Caduti, nel Giardino “Stefanino Curti”. Qui si è svolta la cerimonia commemorativa in onore dei Caduti, con l’alza bandiera e la deposizione della corona al Monumento ai Caduti da parte del sindaco Marco Panieri e della consigliera regionale Francesca Marchetti. Oltre a tanti cittadini, ai rappresentanti delle associazioni d’arma e partigiane, erano presenti anche le classi 3D e 3B della scuola secondaria di primo grado “A. M. Valsalva”, con i docenti e le docenti Claudia Zanelli, Edoardo Naddei e Antonino Piazza, insieme alla dirigente scolastica dell’IC Laura Santoriello e le classi 3A, 3B, 3C e 3D della scuola secondaria di primo grado “Innocenzo da Imola”, con i docenti Letizia Ragazzini, Luigi Zardi, Simone Scolaro, Stefano Staltari e Annalisa Mannarini, insieme alla dirigente scolastica IC2 Maria Di Guardo.

Panieri: “l’importanza di tramandare il valore della memoria” – Gli interventi ufficiali sono stati aperti dal colonnello, in congedo, Franco Camaggi, in rappresentanza delle Associazioni d’Arma, che ha ricordato il significato della ricorrenza del centenario del Milite Ignoto e l’importanza di non dimenticare quello che è accaduto, per comprendere anche la storia successiva.

Ha fatto seguito quello del sindaco Marco Panieri, che ha sottolineato “l’importanza della presenza dei ragazzi e delle ragazze delle scuole imolesi, per tramandare il valore della memoria e garantire il passaggio della testimonianza. Grazie anche alla Banda musicale Città di Imola. Vederla sfilare in questa giornata, dopo i due anni di pandemia, è molto importante ed un segno forte di ripartenza”. “Oggi siamo qui a commemorare, a ricordare insieme, il Giorno dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze Armate che quest’anno coincide con il Centenario del Milite Ignoto. Esattamente 100 anni fa, il 4 novembre 1921, ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria” ha aggiunto il sindaco Panieri.

“La Prima Guerra Mondiale fu il raggiungimento della completa unità nazionale e rappresentò il massimo sforzo collettivo mai compiuto nel nostro paese. Lo sforzo maggiore fu proprio sostenuto dalle Forze Armate, alla quale rivolgo ancora un pensiero di gratitudine per il contributo di ieri e di oggi” ha proseguito Panieri.

“In tutti i luoghi, in Italia ed all’estero, nei quali furono impegnate le truppe, con il loro drammatico carico di morti e feriti, la mobilitazione mise fianco a fianco italiani provenienti da ogni regione, da ogni provincia, appartenenti a tutte le classi sociali, con i contadini che costituivano il grosso delle fanterie e gli studenti che, inizialmente, fornivano il grosso degli ufficiali di complemento. Per tre anni e mezzo tutti questi italiani vissero e lottarono, spalla a spalla, accomunati nelle sofferenze ai limiti, ed oltre, dell’umana sopportazione – ha detto il primo cittadino imolese -. Anche attraverso queste sofferenze condivise quotidianamente, nacque un nuovo sentimento di condivisione, che andava al di là dello spirito di corpo e, poi, della vittoria finalmente conseguita. In quegli anni ed in quella guerra l’unificazione italiana passò dal piano meramente istituzionale a quello della condivisione di un destino”.

Per il sindaco Panieri “celebrare il Centenario del Milite Ignoto, un anonimo combattente, caduto durante la Prima Guerra Mondiale, che rappresenta tutti i Caduti, ci ricorda quell’uomo al quale, ininterrottamente, tutti gli Italiani tributano omaggio, senza divisioni. Ecco perché il 4 novembre, nato come “Festa della Vittoria” è con il tempo divenuta la “Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale” e ci richiama il valore dell’unione dei territori e dei popoli, come lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ricorda”.

Il sindaco Panieri ha poi ricordato il forte impegno delle Forze Armate anche nella lotta alla pandemia. “I sacrifici compiuti sono stimolo ad adempiere ai nostri doveri di cittadini, a maggior ragione nei momenti difficili come quello attuale, che richiedono responsabilità, determinazione, probità. Le Forze Armate, hanno saputo corrispondere all’emergenza sanitaria, con grande senso del dovere, con il proprio personale altamente specializzato. Donne e uomini che con il loro operato, silenzioso ed efficace, e la loro genuina dedizione suscitano orgoglio e profonda riconoscenza in tutto il Paese. A ciascuno di voi esprimo il ringraziamento per la vostra opera e rivolgo l’augurio più cordiale e un affettuoso saluto, con le espressioni della più viva stima, a nome della nostra comunità. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia” ha concluso il sindaco Marco Panieri.

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