Nel mese di ottobre la Regione tramite l’assessore alla Sanità Donini aveva ammesso i ritardi nelle liste d’attesa per le visite specialistiche e prestazioni diagnostiche presso la nostra AUSL di Imola – adducendo il problema sostanzialmente all’emergenza Covid – pandemia che ha fatto sì che molte delle agende subissero importanti ritardi, rendendole, in alcuni casi, di fatto bloccate. I cittadini, che verosmilmente in alcuni casi si rivolgevano giá presso ambulatori privati visti i lunghi tempi di attesa, durante l’emergenza Covid, in certi settori, non hanno potuto far altro che rivolgersi appunto presso quest’ultima categoria o nell’ambito della libera professione, non potendosi rivolgere appunto alla nostra Sanitá pubblica locale.

“Nei territori dell’Ausl di Imola l’impatto dell’emergenza Covid ha avuto gravi ripercussioni sulle attività programmate sia di degenza che di specialistica ambulatoriale. Soprattutto in questa area di attività si è determinata una riduzione dell’offerta”
(Raffaele Donnini)



Pur con le difficoltà che il Covid ha generato, pare che con la costruzione della Casa della Salute molte delle prestazioni ambulatoriali e di carattere specialistico possano tornare ad essere normalmente fruibili, questo almeno é quello che si augurano tutti.


Dando un’occhiata ai tempi delle liste d’attesa, il confronto di oggi col 2015 in alcuni settori è il medesimo: se quest’anno alcune agende sono “andate in rosso” già nel 2015 possiamo notare le prime serie avvisaglie. Nel frattempo alcuni settori sono gradualmente tornati a respirare, in altri troviamo una continuità di ritardo che si ripercuote negli anni: cosa è stato fatto per fermare queste emorragie in sei anni e quali sono stati gli ostacoli ? Il pubblico ha il diritto di sapere come deve curarsi e in quanto tempo puó farlo.

2015: UROLOGIA : 31% di puntualità entro gli standard (nel 2021 si è passati quasi al 100%)
2015: ENDOCRINOLOGIA : 30% di puntualità garantita entro gli standard : attenzione a questo dato, nel 2021 la stessa endocrinologia è collassata al 15% col 2020 al 31%.

Ortopedia 2015: 15% – Gastroenterologia 27% e Ginecologia 37%.
Pneumologia addirittura il 14% nel 2015, l’anno dopo il 41%, nel 2017 il 100% poi nel 2018 il 34% mentre nel ’19 il 42 : quest’anno siamo fermi al 21%. Non è cambiato nulla.

Attenzione anche a Ginecologia, dopo il 2015 con dati di prenotazione bassi (34%) ora è di nuovo calata al 35%.
Le file più lunghe attualmente (i dati arrivano al maggio 21) riguardano FISIATRIA e ENDOCRINOLOGIA – 17 e 15 %

Qual è il piano sanitario per le visite specialistiche e prestazioni diagnostiche dell’AUSL di Imola per i prossimi anni? Quali ambulatori verranno ospitati presso la Casa della Salute?
Uno sguardo alle visite diagnostiche: LElettromiografia (EMG) si ferma al 6% (quasi totalmente bloccato)
Bene le altre, quasi completamente al 100%.
Occorre una riflessione seria sul futuro della sanità pubblica del circondario imolese.

Al momento, a quanto ha riferito l’Assessore Regionale Donini, la causa prevalente dei ritardi sarebbe quella “igienico-organizzativa”, oltre che le dimissioni di medici specialisti o la malattia, ma anche le difficoltà nel reperire personale.