“Io ed altri docenti non vaccinati ci troviamo in una situazione poco simpatica roguardo il tempo di attesa tra l’esecuzione del tampone e l’arrivo del Grenen Pass da parte di Asl. Giovedì ho fatto il tampone alle 16.30 e ho avuto subito il risultato”- spiega il Docente – “ma il green pass è arrivato alle 22.30 con validità dalle 16.30″ (quindi 6 ore su 48 praticamente inutilizzabile)”
Pare che da diversi giorni il sistema di rilascio dei Green Pass dopo il tampone, secondo diversi cittadini, sia infatti afflitto da qualche falla.
Spiega sempre il docente: “Poi, Giovedì alle 22.30 in contemporanea il green pass è arrivato anche ad altri colleghi che avevano eseguito il tampone in orari diversi e in farmacie diverse… Il problema grande è che l’ingresso a scuola è permesso solo strisciando il qr code del green pass e alcuni colleghi per questo motivo nonostante avessero un tampone negativo rilasciato da una farmacia non sono stati fatti entrare a scuola… Ho capito che dovrebbe dipendere dalla Regione perché alcune colleghe hanno scritto in una chat di Telegram che a Trento il green pass arriva dopo 3 minuti dal tampone… “
Sull’argomento é intervenuto Carapia (LEGA), a sua volta contattato da diversi cittadini che si sono trovati nella medesima situazione elencata sopra. Il consigliere del Carroccio ci ha contattato a margine del comunicato di AUSL che trovate qui di seguito, che riguarda alcuni episodi verificatisi in Ospedale, per via proprio del rilascio dei Green Pass:
“Le regole a tutela della salute collettiva vanno rispettate da tutti. Tolleranza zero per chi si rivolge in maniera aggressiva agli operatori deputati al controllo.”
“In queste ultime settimane si sono verificati alcuni episodi di aggressività nei confronti degli operatori sanitari deputati ai controlli degli accessi, da parte di cittadini sprovvisti di green pass che pretendevano di avere comunque accesso alle strutture sanitarie. Si rende quindi necessario ribadire che, come previsto dalle normative vigenti e a tutela della salute individuale e collettiva, i visitatori e gli accompagnatori di pazienti ricoverati o che accedono a Pronto Soccorso ed Ambulatori, devono essere in possesso ed esibire la certificazione verde COVID-19″
(Ausl Imola)
Il consigliere leghista Carapia ritiene che la presa di posizione di Ausl nei confronti dei propri dipendenti sia come un caso ‘isolato’: “Fino a poco tempo fa Ausl non teneva in considerazione snobbando le minacce ai propri operatori, specialmente quelli del Pronto Soccorso, ora invece si preoccupano immediatamente dell’aggressivitá nei confronti drgli operatori sanitari?”
Carapia fa riferimento al personale sanitario preposto al controllo della carta verde in ospedale, come reso noto da Ausl, ‘aggrediti‘ da una serie di cittadini con comportamenti aggressivi e poco urbani. E circa questo episodio, Carapia commenta sarcastico :”Hanno cercato di tutelare il personale forse soltanto perché c’é di mezzo green pass e vaccini,chissá di che persone stiamo parlando, forse barbari no vax con asce e spade che vogliono mettere a ferro e fuoco il nosocomio cittadino?“
Il consigliere di opposizione precisa “Si lamentano e preoccupano se qualcuno ormai stressato da questa situazione si arrabbia perché non provvisto della carta verde post vaccino? Questa preoccupazione é un po’ ipocrita, forse fatta per imbonirsi la Regione” spiega Carapia – “ma dovrebbero magari pensare di piú a far funzionare la sanitá del territorio,vista la lunga attesa per le visite”