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Osservanza, due cantieri per rigenerare il Complesso

“Un domani sempre più vicino e concreto perché a breve partiranno due cantieri: uno per lo studentato dell’Accademia Pianistica con aule didattiche e stanze per gli allievi e un altro per i due padiglioni per la sede di Imola dell’Università di Bologna, con studentato e nuove aree e laboratori, facendo del complesso dell’Osservanza un luogo rigenerato di formazione, di ricerca e di arte”. Lo ha detto il sindaco Marco Panieri, portando il saluto di apertura mercoledì scorso alla tavola rotonda dal titolo Il Futuro dell’Osservanza, organizzata nell’ambito del Festival “Punto Zero”, in svolgimento nell’ex nosocomio.

 

Per quanto riguarda gli interventi relativi ai due padiglioni per l’università, si prevede la pubblicazione del bando per l’affidamento dei lavori entro luglio 2021, l’aggiudicazione a fine anno e l’inizio lavori entro il primo trimestre del 2022.

“E’ stato un bel dialogo sul futuro di tutta l’area del Parco dell’Osservanza, un luogo in passato di dolore e sofferenza, ma che fra poco inizierà a giocare un ruolo da protagonista nell’Imola del futuro” ha evidenziato il sindaco, che ha poi ringraziato tutte le realtà coinvolte nella serata, per la collaborazione e l’interesse, come l’Università di Bologna, l’Accademia Pianistica, l’Associazione del Nido Scoiattolo e il Lab Punto Zero, oltreché agli stakeholder della città, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e il Con.Ami.

A completare il quadro dei saluti istituzionali, sono poi intervenuti il presidente di Con.Ami, Fabio Bacchilega ed il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Rodolfo Ortolani.

 

A seguire, i relatori e le relatrici delle realtà protagoniste delle principali progettualità in corso hanno portato il loro sguardo sul futuro dell’Osservanza, facendone comprendere l’importanza e il ruolo per il nostro territorio.

Ha aperto l’assessore all’Urbanistica, Michele Zanelli, che ha raccontato le tappe del percorso che ha portato l’ex nosocomio a diventare spazio aperto alla città, con un parco accessibile e fruibile a due passi dal centro storico, ben connesso con la stazione dei treni e inquadrando la rigenerazione dell’Osservanza nel piano degli interventi di rigenerazione complessivi della città di Imola.

A seguire Angela Maria Gidaro, sovrintendente della Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”, ha parlato del progetto dell’Accademia Pianistica all’interno del Parco dell’Osservanza, degli importanti passi fatti dalla Fondazione verso l’internazionalizzazione e dell’importanza della cultura e della bellezza, come l’arte ci insegna, per costruire insieme una società migliore.

Patrizia Tassinari, docente e referente accademico della sede di Imola di UNIBO, ha parlato dell’importante ruolo dell’Università di Bologna a Imola e del percorso fatto in questi anni per arricchire l’offerta formativa e potenziare la ricerca universitaria, aspetto fondamentale perché porta nella nostra città studenti e ricercatori internazionali.

L’Assessora all’Ambiente, con delega anche agli spazi verdi dell’Osservanza, Elisa Spada ha fatto un focus sull’importanza della partecipazione nei processi di rigenerazione, a partire dal Festival Punto Zero stesso, nato dalla collaborazione di una rete di soggetti e associazioni che hanno lavorato insieme per portare cultura, arte, musica e gioco all’interno del Parco e di come la partecipazione sia il motore di due progettualità importanti:

La prima presentata da Antonella Caputo, presidentessa dell’Associazione Amici del Nido Scoiattolo, che ha raccontato il Progetto Spazio 06 Osservanza, un progetto partecipato nato dalla collaborazione di Associazione, Comune e Con.Ami che prevede un servizio per l’infanzia da 0 a 6 anni con uno spazio che la sera o il fine settimana può essere aperto e alle famiglie, con un centro documentale per rendere fruibile il patrimonio didattico-educativo prodotto negli ultimi 45 anni.

La seconda, presentata da Michele Pelliconi – UAu e Carlo Roccafiorita – Periferica che ha per oggetto il laboratorio partecipato organizzato nell’ambito del Festival Punto Zero. I due architetti hanno presentato il format del laboratorio partecipato, in svolgimento venerdì 16 luglio, che parte da un questionario on-line diffuso circa 2 settimane fa e che è il punto di partenza per la riflessione con i cittadini e le cittadine che hanno aderito.

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