Secondo Nicolas Vacchi, Capogruppo locale di Fratelli d’Italia, la notizia riguardante il futuro dello Zoo Acquario, sarebbe arrivata alle orecchie dei presenti alla commissione bilancio in maniera abbastanza “strana”.
È così che la definisce il Vice-Presidente dell’aula di Piazza Matteotti, spiegando appunto, una stranezza anche nelle risposte del Vice-Sindaco Castellari, proprio in merito alla realtà di Via Aspromonte.
Quello che è non un mistero sono i costi del servizio: raggiungono infatti la soglia 23.000€ per un guadagno molto ridotto. “Dell’1,29%”. Poco,pochissimo. Vacchi dunque, sostiene che Castellari abbia “sorvolato” sulla sua domanda a proposito delle importanti perdite della struttura: “dando una risposta oscura e non chiara durata pochi secondi”. Il Vice-Sindaco avrebbe detto e ripetuto però che lo storico Zoo Acquario vada valorizzato.
Non è dello stesso parere Vacchi, che circa questa affermazione, ha spiegato invece che ci sia stata “un’omissione”. Perchè? Vacchi sostiene che Castellari abbia evitato di ricordare la delibera della Giunta n. 33 del 23 febbraio scorso, in cui si dichiara di approvare a chiare lettere la chiusura dello Zoo Acquario di Imola e la conseguente ricollocazione dei pesci e dei rettili ospitati all’interno della struttura presso altre strutture pubbliche o private, dando atto che la struttura è attualmente funzionante unicamente per il mantenimento degli animali tramite contratto di servizi fino al 30 giugno 2021.
“Dopo aver deliberato di “disfare” tutto quanto in essere, sembra che si lavino la coscienza politica” conclude amareggiato il consigliere di FDI. Ma, in sostanza, come era stata derubricato il destino dello Zoo Acquario nella delibera? Ecco il testo individuato da Vacchi:
“Si provvederà ad avviare il recupero architettonico e funzionale dell’edificio che valorizzi la sua posizione strategica fra il centro storico e la zona adiacente alla stazione ferroviaria e mantenga e rinnovi la destinazione d’uso della struttura, come luogo vocato ad ospitare attività di educazione ambientale, divulgazione scientifica e sostenibilità ambientale, servizi informativi di orientamento e supporto agli alunni e alle famiglie.”
Effettivamente, da queste parole non sembra esattamente che vi sia menzione di una “valorizzazione” dell’impianto faunistico di Via Aspromonte. Anzi, il destino abbozzato dagli amministratori per questa storica realtà sembra molto cupo. L’Altra Imola manterrà accesi i riflettori sullo Zoo Acquario con costanti aggiornamenti.