Si alzano le perplessità sul piano vaccinale dell’AUSL di Imola di molti dei consiglieri comunali del centro-destra. Vacchi e Merli (FDL), presentano un’interrogazione chiedendo se “nell’auspicabile ipotesi che esista il piano vaccinale, anche a livello imolese, si chiede che sia pubblicizzato e reperibile con facilità da tutti i cittadini.” Si allinea alla richiesta anche Daniele Marchetti, che è vice-presidente della Commissione Sanità in Regione in quota LEGA, oltre che consigliere comunale: “deve essere chiaro per i cittadini che il piano vaccinale è stabilito a livello nazionale e che oggi, in mano, abbiamo una bozza del piano attuativo”.
Anche Serena Bugani e Simone Carapia, consiglieri comunali (LEGA) diramano un comunicato sui medesimi argomenti: “Esiste un piano vaccinale a Imola? La situazione dei contagi si aggrava per quanto riguarda i giovani. Non serve nascondersi dietro alla mutevolezza del virus quando in realtà sarebbe più opportuno fare un “mea culpa”.
Circa queste perplessità sul piano vaccinale, abbiamo chiesto all’AUSL di Imola di chiarire appunto il quadro che concerne questo delicato protocollo evidentemente “top-secret”.
“Il piano vaccinale dell’Azienda USL di Imola chiaramente si allinea a quello regionale. Stiamo concludendo la fase 1, che vedeva la vaccinazione degli operatori sanitari (aziendali e privati), degli operatori delle residenze per anziani e degli ospiti (tutte, dalle CRA alle Case famiglia). Sono già state avviate le prime vaccinazioni sugli ottantenni e oltre in assistenza domiciliare con vaccino Moderna. Come ha ben specificato l’Assessorato Regionale nella conferenza di venerdì scorso, gli scenari di vaccinazione sono definiti ed espansibili a seconda delle consegne di vaccino. Va anche precisato che gli stessi piani vaccinali regionali devono seguire quanto previsto dal piano nazionale, che si attende venga licenziato nelle prossime ore/giorni.”