È ritornato “all’ovile”, il livornese Pietro Benvenuti, dopo già un ciclo di fuoco sul Santerno dal 2012 al 2015, che lo aveva visto Direttore, a gestire una complicata fase dell’Enzo e Dino Ferrari. Periodo in cui erano stati organizzati vari eventi dalle molteplici sfaccettature. Il ventennale di Senna nel ’14, salvato in extremis grazie anche a un lavoro corale e all’arrivo di un equipe di esperti da Milano. Il grande successo del concerto degli AC/DC e il consolidamento della Superbike. Ma anche qualche funesta parentesi, come Love ER con decine di migliaia di euro di perdite e il “caso Rolex”, acquistati per 60.000€ per poi pare, il tentativo di rivendita anche in chiave-museo Costa. Dopodiché a Benvenuti era scaduto il contratto ed era stato scelto da Fausto Gresini nel ruolo di business coordinator dell’omonimo Team. Infine Monza, dove ricopriva un’importante carica come Direttore commerciale, poi consolidata fino al luglio scorso diventando Direttore dell’autodromo brianzolo. Pare poi che i rapporti con Monza si siano deteriorati a partire dalla primavera scorsa, e la tappa che ospita il GP d’italia di F.1 abbia preferito una soluzione interna (ACI) alla guida dell’impianto, ovvero Alessandra Zinno.
Intanto Simone Carapia (LEGA) simpaticamente calatosi nella veste di “Mago Otelma”, ha aperto anche la busta contenente il nome del Direttore Generale, che aveva inciso il medesimo nome, ma era stata chiusa dal consigliere del carroccio quasi tre mesi fa (!).
Il manager toscano era la scelta meno rischiosa per Formula Imola, anche per quanto riguarda il portafogli, tasto dolente dell’intero impianto. Si preannuncia un anno difficile, con le poche giornate in deroga permesse e la difficoltà nel ripianare i conti, che si sperano, possano essere “aggiustati” con l’arrivo di sponsor e non per merito delle tasche degli imolesi. Benvenuti per essere un DG costa abbastanza poco, si può anche dire un terzo degli stipendi medi dei Direttori Generali degli altri impianti internazionali. È un ruolo importante e di responsabilità, in teoria. Anche il CDA di Formula Imola è a buon mercato, con i membri che arrivano sul Santerno poche volte al mese al costo irrisorio di circa 6.000€ annui.
Tuttavia, in autodromo la situazione è ancora in stand-by per quanto riguarda i bandi, tutti fermi da anni per alcuni importanti settori come il verde, la sicurezza, l’informatica, la manutenzione elettrica.
Che una struttura pubblica (Con.Ami) debba continuare senza un regolare bando pubblico appare quantomeno surreale.
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