L'Altra Imola
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Covid alle RODARI, un CAOS generato da omertà e lassismo?

Ci scrivono alcuni genitori di alunni, dopo l’articolo pubblicato giovedì 28 gennaio su L’Altra Imola, che
metteva in luce alcune dinamiche circa il contagio da Covid-19 all’interno delle scuole di Via Tiro a Segno.
Ci sarebbe un’altra circostanza che, a quanto ci riferiscono queste persone, sarebbe stata gestita in maniera poco chiara e tempestiva. Dunque, pare che da un momento all’altro, uno degli insegnanti sia rimasto a casa in malattia, senza che si sapesse se positivo o meno al Covid.
Sta di fatto che, nel frattempo, il medesimo continua a rimanere a casa mentre la febbre inizia ad alzarsi. Ciò nonostante, pare che chi fosse venuto a contatto con lui, continuasse a frequentare l’istituto. Proprio alla luce di un’assenza di informazioni nei confronti degli altri diretti interessati. Nessuna comunicazione ufficiale, dunque? Intanto però, pare che all’insegnante venga finalmente fatto il tampone, risultato positivo. Nel frattempo comunque, i genitori si erano insospettiti, ed avevano chiesto informazioni circa la lontananza del maestro, ricevendo, sempre a quanto ci viene riferito, risposte fuorvianti e inadeguate.
Un’altra insegnante, interpellata da una mamma una Domenica mattina, in virtù di questa voce che circolava sempre più insistentemente, avrebbe risposto in malo modo alla madre del bambino, dicendole che era Domenica e che quindi non doveva disturbare.
Oltretutto, alcuni genitori si sono rivolti pure all’igiene pubblica. Qualcuno dell’ente però, pare che abbia minimizzato la situazione, non prendendo forse abbastanza sul serio la situazione contagi alle Rodari.
Ecco uno stralcio di conversazione tra una mamma e uno degli enti pubblici preposti ad attivarsi.

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